I Segreti della Comunicazione con i Nostri Figli
Con la fine della scuola solitamente trascorriamo un po’più di tempo assieme ai nostri figli.
Ma come cambia la comunicazione in questo periodo di maggior contatto, diverso dalle normali settimane di lavoro e scuola?
Spesso emergono rapidamente particolari dinamiche, sia individuali che collettive che mettono in risalto da una parte la gioia di stare assieme, dall’altra le difficoltà comunicative latenti nel corso dell’anno.
Uno spunto che mi ha dato molto da riflettere è stato il giocare assieme a mia figlia con le racchette da spiaggia. Perseverando dopo i primi giorni di passaggi sconclusionati l’ho vista migliorare giorno dopo giorno. Il compito di progredire nel numero di passaggi però, ho scoperto essere prevalentemente mio. Cioè più io riuscivo ad offrirle una palla semplice, più possibilità avevamo di prolungare lo scambio e più lei migliorava. È stato impegnativo raggiungere i dieci passaggi, poi siamo passati ai quindici, poi a 20, a tratti abbiamo sfiorato i 30 con un senso di stupore e battute irripetibili…
Ci ho visto una bella metafora comunicativa, valida per l’oggi e valida anche per il domani. Mantenere il dialogo aperto, evitando cioè che la palla cada è principalmente compito mio, pian piano poi migliorerà anche lei come è successo per il gioco.
Come genitore si vorrebbe che i figli fossero un pochino più grandi e autonomi da capire al volo ciò che riteniamo importante
Al tempo stesso li si vorrebbe sempre un po’ piccoli per il senso di protezione che si ha nei loro confronti e che malgrado tutto temo resterà immutato nel tempo.
Educare al giorno d’oggi questi esseri da un lato indifesi, da un altro pieni di potenzialità è una importantissima missione educativa.
Sono loro che influenzeranno il mondo di domani. Dovranno lottare per i loro sogni, e per farlo dovranno avere in sé stessi sufficiente forza d’animo, fede e volontà da non spaventarsi, qualunque saranno i cambiamenti che verranno e ai quali assisteranno.
Un genitore ha l’arduo compito di trasmettere il frutto delle proprie esperienze, dato dalle scelte giuste, dagli ostacoli superati e dalle vittorie ottenute, non con lo scopo di condizionare, ma di offrire un sostegno sopra il quale loro costruiranno la loro vita e le loro scelte.
Nel mondo migliore che tutti immaginiamo e sogniamo, questo aspetto rappresenta un dovere inderogabile per un genitore: insegnar loro (vivendolo) che le vere vittorie sono su noi stessi e che i veri traguardi sono molto impegnativi ma immensamente gratificanti.
Dare loro opportunità controllate e sicure per provare, sbagliare, ragionare e capire chi sono veramente e le incredibili potenzialità che racchiudono in loro.