I tuoi limiti sono i tuoi limiti
Corre il miglio in meno di 4 minuti lasciando esperti e dottori letteralmente a bocca aperta, fermando il cronometro a 3 minuti e 59,4 secondi.
Si potrebbe pensare che questo exploit fu grazie a sue straordinarie capacità fisiche. Invece no.
Solo 46 giorni dopo, il corridore finlandese John Landy, migliorò lo stesso primato e nell’anno successivo, decine e decine di corridori in tutto il mondo corsero il miglio sotto i 4 minuti.
Pochi giorni fa Alex Zanardi, ex pilota di Formula Uno da qualche anno bloccato su una sedia a rotelle in seguito ad un incidente, diventa il primo paratleta a scendere sotto il muro delle 9 ore in un Iron Man stabilendo cosi un nuovo record, spostando il limite comunemente accettato un po più avanti.
Possiamo scommettere che presto qualche altro atleta migliorerà questo record.
Se guardate la storia dei record, sportivi e non, si ripete la stessa dinamica praticamente ogni volta.
Ma come funziona?
Sapere che qualcun altro ci é riuscito, da la determinazione e la voglia ad altri di provare a farlo.
Da la certezza e la convinzione che é possibile farlo. Sposta il limite che hai nella testa un po più avanti.
Qual’é la grande differenza tra il primo che ce la fa e tutti gli altri che arrivano dopo?
Il primo ha dovuto essere certo di riuscire a farlo. Deve credercifino al punto di non ascoltare dottori, allenatori, esperti, e convinzioni accettate da tutti. Deve crederci nonostante tutto e tutti dicano il contrario. Deve volerlo a tal punto da superare ogni fallimento che incontrerà prima di arrivare al successo.
Ogni limite che superiamo, ogni idea rivoluzionaria che riusciamo a realizzare, ogni obiettivo “impossibile” che raggiungiamo, deve prima di tutto superare i nostri preconcetti, i nostri limiti. Nostri perché li mettiamo noi.
La brutta notizia é che dipende solo da te, la bella notizia é che dipende tutto da te.
Alla IES, oltre alla didattica tradizionale, insegniamo ai ragazzi cose importanti come questa e diamo loro strumenti concreti per il loro futuro.
E tu, quale scuola hai scelto per tuo figlio?